Il Krill è il plancton oceanico che alimenta l’ecosistema marino e globale: è il nutrimento originario. Il Krill è per le balene quello che l’immaginario è per gli esseri umani. Continua ...

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di Ilaria Florio
Whatsapp come l’Islanda, anzi meglio! Spulciando tra le ultime emoticon dell’App più scaricata al mondo, si ha quasi l’impressione di vivere in una delle civilissime città islandesi, conosciute per le politiche contro discriminazioni di genere e omofobia.
Con il termine Krill si indicano diverse specie di creature marine invertebrate appartenenti all’ordine Euphausiacea. Questi piccoli crostacei sono importanti organismi che compongono lo zooplancton, cibo primario di balene, mante, Continua …
di Laura Preite
La notizia essenziale è che da un mese è uscito Are you lost in the world like me?, il primo singolo estratto dall’ultimo album di Moby & The Void Pacific Choir dal titolo These systems are failing.
di Adalgiso Amendola
L’arte della fuga intreccia continuamente nomadismo e sedentarismo: la capacità di sganciarsi dal governo coincide con l’abilità a tessere l’ordito di relazioni inedite, quella di confondere la legge data si unisce all’immaginazione produttiva di nuove norme di vita.
di Adolfo Fattori
The Truman Show, forse uno dei film più importanti dell’ultimo ventennio, ha un padre occulto e un gemello oscuro. Il gemello, quasi la faccia nascosta, è Dark City di Alex Proyas, storia di una città che non esiste, perché viene rinnovata ogni notte da coloro che la controllano, e che controllano le menti dei suoi abitanti.
di Sergio L. Duma
No! No! No! – urla Kieron, al cellulare, Il servizio di sicurezza fa schifo! Liberati subito di loro, Shauna, e non discutere.
Mi guardo in giro. La stanza d’albergo non è male, il letto comodo, le bevande ottime, la droga di prima qualità e c’è una finestra enorme. Posso ammirare lo spettacolo del Sunset Boulevard pieno di macchine, formiche di metallo che sfrecciano a grande velocità, sullo sfondo un cielo color mestruo.
di Giovanni Carrozzini
Vincennes fu, in primo luogo, “un esperimento”, i cui elementi interagenti si distaccarono progressivamente da quel comune humus fertile rappresentato dalle ceneri, ancora bollenti, del maggio francese, per attualizzarne, concretamente, i potenziali tesi e non ancora concretizzatisi.
di Cosimo Argentina
Eccolo…
C’è del silenzio, ovunque… del buon silenzio. Si tratta del silenzio dei ricordi. Roba sospesa dentro se stessi e Torre Ovo e i pescatori che bestemmiano davanti a un groviglio di lenze non sono che una salata divagazione.
Intervista bio-bibliografica sulla scuola di Budapest di Alessandro Catamo